Chimigramma

I Mille Saluti a tutti Manettiani!!!!! L’altro giorno, al nostro ingresso in classe, il prof Manfredini ci ha proposto una curiosa attività, che all’inizio mi ha fatto seriamente preoccupare, ma che in seguito si è rivelata molto interessante: l’obbiettivo era di creare una fotografia senza dover usare la macchina fotografica, il cosiddetto chimigramma. Dopo aver creato un ambiente altamente “professionale”, abbiamo ricoperto un agglomerato di banchi usati come tavolo da lavoro con dei sacchi della spazzatura, e abbiamo posizionato su di essi delle vaschette contenenti liquidi chimici e acqua. Fatto ciò, abbiamo adottato due procedimenti per creare le nostre immagini: nel primo si immergeva prima la mano nello sviluppo e, dopo aver impresso la nostra impronta su carta fotografica fotosensibile, abbiamo lasciato la foto a mollo nel fissaggio, bagnandola con un liquido chimico corrente...

...mentre nel secondo procedimento la mano viene prima immersa nel fissaggio e poi la foto messa nella vaschetta dello sviluppo. Alla fine dell’operazione, se si è usato prima lo sviluppo l’immagine risulterà nero su bianco, mentre se si è usato il prima il fissaggio la nostra fotografia risulterà con impronta bianca su sfondo nero. Nel primo chimigramma che ho creato, usando prima lo sviluppo, ho rappresentato l’impronta della mia mano sinistra, mentre nel secondo chimigramma, usando prima il fissaggio, ho cercato di scrivere “Le Mandorle” ma evidentemente ho fallito di brutto. Alla fine, abbiamo immerso i nostri prodotti in una vaschetta d’acqua e oggi stesso il rinomato profe ci ha consegnato i nostri capolavori!

Per concludere stilosamente, mi accingo a caricare qualche foto di backstage! Che inglese acculturato

Studio tecnico

Un'equipe di scienziati

I liquidi chimici fanno paura

A me fa un po' impressione

Un uomo impegnato

Direi di aver finito, stay Manette e arrivederci!!!

Visione del film "Flags of Our Fathers"

Tante belle cose a tutte Manettiani!!!! Giovedì mattina siamo andati, sotto il vigile occhio del prof. Manfredini, nell'aula audiovisivi della scuola per assistere alla proiezione del leggendario film di Clint Eastwood "Flags of Our Fathers"! Il motivo per cui abbiamo guardato questo film è perché l'intera trama si svolge attorno ad una fotografia che un certo Joe Rosenthal scattò durante la battaglia di Iwo Jima e, siccome abbiamo recentemente studiato le funzioni che può avere una foto, ci calzava a pennello! Passo ora a riassumere la trama del film!


Dunque, come dicevo prima, questa foto ritrae cinque marines ed un marinaio che stanno issando la bandiera americana sulla cima del monte Suribachi. Lo scrittore James Bradley, figlio di John "Doc" Bradley, uno degli uomini che alzò la bandiera, decide di cercare gli altri reduci di quella spedizione militare e di chiedergli cosa fosse realmente successo in quei giorni. Ben presto Bradley si accorge, però, che molte delle cose che il mondo crede di sapere sulla foto e sulla battaglia sono sbagliate, in quanto la foto stessa, assunta come simbolo di vittoria, in realtà fu scattata solo nel quinto di trentacinque di guerreggianti. Il dipartimento militare che visionò la foto, fortemente simbolica, ritenne di poterla usare come potente mezzo di propaganda. In poco tempo chiese di identificare gli uomini ritratti nella foto e di trovare dove essi fossero, ma solo Ira Hayes, Rene Gagnon e, appunto, John "Doc" Bradley furono localizzati; gli altri erano nel frattempo già morti. I tre furono subito riportati negli USA per dar vita ad un massiccio tour in tutti gli States. Un tour che promuovesse l'idea di una guerra finalmente vittoriosa, farcita di giovani eroi ma, anche la necessità di raccogliere contributi economici popolari.


Molto bene, dopo questo riassunto appositamente studiato mi accingo a postare alcune foto...

L'immortale foto

Il mitologgico Joe Rosenthall

...e il trailer del film stesso!

Prefetto, stay Manette e arrivederci!!!!!!

Visita alla mostra "30 anni della Gazzetta di Mantova"

Salubre giornata a tutti Manettiani! Mercoledì sono andato con la mia classe a Palazzo Te ad ammirare una lussureggiante mostra dedicata ai 350 anni della Gazzetta di Mantova, il quotidiano locale! Scortati dalle prof Lanzafame e Marangoni, abbiamo ammirato l'immenso patrimonio giornalistico tramandato da generazione in generazione, e alla fine della visita abbiamo guardato un film che raccontava la storia della Gazzetta dalla fondazione fino ai giorni nostri! Ecco alcune foto documentanti la nostra visita!

Fate come dice lui

Delle persone attente

Cinecity Mantova

Un corridoio

Foto di classe dove ovviamente ho gli occhi chiusissimi

Allego anche il link alla mostra: Sito Ufficiale Gazzetta di Mantova

Grazie a tutti, stay Manette e arrivederci!!

Che cos'è la fotografia?

Omaggia a tutti Manettiani! Mi accingo con gioia e fremito a creare questo secondo post!

Tutto cominciò quando tre settimane fa il prof Manfredini ci pose la apparentemente semplice domanda "CHE COS'È PER VOI LA FOTOGRAFIA?". Ci accorgemmo ben presto che le nostre risposte erano tra loro molto diverse, e per ogni nostra affermazione il prof ci chiese di portare tre immagini che sorreggessero la nostra tesi, e adesso pubblico il tutto qua sotto!

Alla domanda "CHE COS'È PER VOI LA FOTOGRAFIA?" risposi con queste immagini:

È LA RAPPRESENTAZIONE SU CARTA O IN FORMATO DIGITALE DI UN DETERMINATO MOMENTO DI VITA

Mentre alla successiva domanda "A CHE COSA SERVE LA FOTOGRAFIA?" risposi così:

SERVE AD IMMORTALARE UN QUALCOSA O QUALCUNO ALLO SCOPO DI POTERLO RICORDARE, STUDIARE, ANALIZZARE

Spero che fuori ci sia il sole, stay Manette e arrivederci!!!!

Autoritratto

Salutazioni a tutti Manettiani!!! Sono Giacomo Iolando Rocchi e non fate domande mi chiamo sul serio Iolando di secondo nome, frequento la 3AG indirizzo Grafica & Comunicazione al Carlo D'Arco di Mantova e questo è il mio blog! Vado subito senza ulteriori indugi ad illustrarvi il primo post!

Fantastico ho finito, stay Manette e arrivederci!!